La Madonna e la sua grotta

La Madonna e la sua grotta.
Ricordo che, alcuni anni fa, in un crocicchio della mia parrocchia c’era, e c’è anche oggi, una grotta con la statua della Madonna di Lourdes. Ebbene venne un giorno in cui la statua venne profanata. Un ignoto malintenzionato, col favore delle tenebre irruppe nel sacello e prese a colpire un po’ ovunque quell’immagine di gesso e legno, che da tempo fu intronizzata. Quando al mattino recandomi al lavoro vi passai davanti vidi ciò che era accaduto. Non so raccontare il dolore della mi anima. Senza nemmeno pensarci mi fiondai dal parroco e gli chiesi l’incarico di sistemarla. Mi feci aiutare da un amico e la ripristinammo con tanto amore, in una decina di giorni. Tornai dal parroco per la restituzione. Organizzammo una processione di riparazione. Mi attaccai al telefono e invitai molti amici. La partecipazione fu numerosa, indistintamente di credenti e non credenti. Si trattava dell’immagine della Mamma Celeste e tutti ne avvertiamo la figliolanza. Non tardai a procurarmi una bella statua della Madonna da tenere in casa, in famiglia. Sobria, bella, ben fatta. Anche di misura adatta; non piccola. Sembrava che tutto in casa mia si muovesse tra l’Immacolata e il Crocifisso. Di bella fattezza, ma discreti; non ostentano nulla. Alcune persone mi chiedono pareri, quando desiderano una bella immagine Mariana in casa, o in giardino. Lo faccio volentieri su una misura, dove si possa pretendere un tocco di dolcezza, una maggior definizione per il coinvolgimento devozionale, in modo che aiuti a trascendere. Certo le proporzioni di un appartamento richiedono di contenere le misure, ma non scenderei più di tanto. Bella e maestosa, sono fiero della sua presenza. Sì, l’immagine, statua o dipinto che sia, dovrebbe rispecchiare una certa personalità, familiarità e regalità. Non basta. Una collocazione degna, tenerla con cura. Normalmente si può di tanto in tanto, ma questo dipende dal materiale e da altri fattori, pulirla con poco sapone neutro in un panno appena inumidito, per esempio. Una volta chiarito dove intronizzarla giunge il momento di farla benedire da un sacerdote, con tanto di acqua santa. Da qui in poi ci si prega davanti. Diventa ora un’immagine sacra, un sacramentale. A seconda dell’opportunità ci si potrà accendere in sicurezza un cero, o una candelina. In qualche modo l’immagine, della Madonna in questo caso, richiama la sua beata presenza. L’Immagine, lo ripeto, dev’essere bella e ben fatta. Davanti all’immagine, contemplandola in cielo e nel nostro cuore possiamo dire: Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
Maurizio Gandin
21 marzo 2020
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