VOLTO SANTO di MANOPPELLO – riflessione dedicata

Ciao Care Amiche e Cari Amici. Dedico questa riflessione, insieme al fermo proposito di uno speciale ricordo nella preghiera per le rispettive intenzioni, specialmente a Coloro che non potranno partecipare all’ormai prossimo pellegrinaggio al Volto Santo di Manoppello. Affido a Maria Santissima, a San Michele Arcangelo e a San Pio i frutti spirituali del pellegrinaggio, a beneficio di tutti.
Mentre contempli il Volto Santo è lui stesso ti contempla, da qualunque posizione ci si scorga. Ti fa sentire il suo amore per te, un amore che ha dimostrato e testimoniato con la passione e morte in croce, suggellando anche con questo sacramentale.
“Chi ha visto me ha visto il Padre” Gv 14,9
Ogni foto che si fa a questa santa reliquia è differente dall’altra. Questo velo è perfettamente sovrapponibile al volto della Sacra Sindone, quel lino che ha verosimilmente ispirato anche l’autore della pala d’altare della Madonna che scioglie i nodi. Nella Sacra Sindone Gesù morto, nel Volto Santo Gesù Risorto; due sante sequenze, dove l’ultima e definitiva parola è Gesù, Via, Verità e Vita. La chiesa di Manoppello, il cui titolare fu inizialmente San Michele Arcangelo e successivamente Santuario che custodisce il Volto Santo, il 22 settembre 2006 venne elevata alla dignità di Basilica Minore, da parte di Papa Benedetto XVI.
La Festa della Trasfigurazione di Nostro Signore, il 6 agosto, è anche la festa del Volto Santo, come potrebbe essere diversamente? “Mostraci, ti preghiamo, il tuo volto sempre nuovo, misterioso specchio dell’infinita misericordia di Dio” Benedetto XVI. A oggi non ci è dato a sapere come un’immagine si sia diciamo impressa in questo modo, su un leggero tessuto di bisso marino di appena cm 24×17, se non perché acheropita, cioè non fatta da mano umana. Non c’è nulla al mondo al quale questo misterioso velo si possa comparare. L’amore, la misericordia e la tenerezza infinite emanate da questo sguardo divino imprimano stabilmente in ciascuno di noi l’immagine di Cristo e accrescano la nostra fede, non solo fino a raggiungere, ma a superare la misura di un granellino di senape, fin quanto piacerà a Dio. Maria Santissima, la creatura alla quale Gesù assomiglia di più, ci renda suoi figli, a lei somiglianti nelle virtù.
Con affetto e stima grandi.
Confido, affinché la preghiera sia vicendevole.
Maurizio Gandin
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